Sempre di armonia si tratta nel _DECAMERON _ di Giovanni Boccaccio, attraverso le disavventure e il conflitto, intorno all’esperienza principale, che è quella dell’amore. Un amore nel quale non c’è mai né la sola contemplazione ideale né la pratica ginnica del sesso senza innamoramento.
L’unità dell’anima e del corpo e il primato nobiliare dell’essere umano risaltano nello scenario di una natura di origine divina, contesa tra le due ministre, la fortuna e la provvidenza, che misteriosamente governa le sorti, senza arretrare di fronte al dolore e alla morte.
La magnificenza di questo mondo sopravvive anche alla peste che infuria in Europa e a Firenze nel 1348 e che sospinge sette donne e tre uomini a isolarsi in villa per quindici giorni a raccontarsi delle storie. Il novellare non è nondimeno un’evasione dalla realtà tremenda bensì una disciplina di intelligenza e di gioia, che ci rende donne e uomini veri.
Essi si ripromettono di non “trapassare in alcun atto il segno della ragione”, suscitando il riso e la meraviglia verso la ricchezza imprevedibile della vita, in nome dell’onestà e del calore degli affetti sinceri, mentre il ridicolo cade sul male in ogni sua forma, soprattutto contro la condotta arida e volgare dei più egoisti.
CLASSICI PER UN ANNO _ 2024 II Edizione domenica 7 aprile _ ore 17:30 Carpegna, Palazzo dei Principi _ Sala del trono
Enrico Capodaglio
racconta
DECAMERON di GIOVANNI BOCCACCIO
leggono
Corrado Capparelli, Silvia Melini, Giorgio Dragomanni, Adriana Trogu
La Sala del Trono sarà illustrata da
Fabio Fraternali