Nel 2004 il Parlamento italiano ha istituito per il 10 febbraio il Giorno del ricordo, un momento di riflessione per commemorare le migliaia di italiani morti in quelle che la storia chiama “le foibe”, per tanto tempo ignorate e negate. Un silenzio che Claudio Magris definisce oltraggioso.
“Gli italiani d’Istria, Dalmazia e Venezia Giulia, alla fine delle Seconda guerra mondiale, conobbero la triste e dura sorte di passare, senza interruzioni, dalla dittatura del nazifascismo a quella del comunismo.”
(Da una dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, 9 Febbraio 2020)